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Noto. Il sindaco Bonfanti e il vescovo Staglianò in visita al carcere di Noto

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Noto. Il sindaco Bonfanti e il vescovo Staglianò in visita al carcere di Noto
31 dicembre
15:43 2015

Noto – Come ogni anno si è rinnovata la tradizionale visita del sindaco Corrado Bonfanti e del Vescovo Mons. Antonio Staglianò agli ospiti del carcere di Noto. Ad accogliere le autorità il direttore della Casa di reclusione, dott. Santo Mortellaro e il cappellano don Sebastiano Boccaccio insieme ai rappresentanti della polizia penitenziaria.

Un momento di condivisione e di solidarietà, attraverso il messaggio del Vescovo, incentrato sulla profondità del messaggio di Papa Francesco che assimila l’apertura della Porta Santa giubilare a quella del cancello di una cella carceraria e il saluto, a nome della comunità cittadina, del Sindaco, imperniato sulla possibilità di una ancora più stretta collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la direzione dell’Istituto di reclusione.

<<E’ sempre molto emozionante – sottolinea Bonfanti – incontrare chi vive il disagio della reclusione, specie in un periodo in cui assume particolare enfasi lo stare in famiglia e con gli amici. La nostra presenza, continua il Sindaco, può solo essere considerata come un gesto di attenzione e di conforto che, per un periodo di tempo tutto sommato ristretto, distoglie gli ospiti dalla monotonia della quotidianità>>.

Una visita, quella del primo cittadino, che ha rappresentato anche l’occasione per salutare chi opera, quotidianamente, in questa realtà difficile, il personale amministrativo, i professionisti a supporto e gli agenti di polizia penitenziaria. <<La Casa di Reclusione di Noto, continua il sindaco Bonfanti, nonostante le carenze croniche del sistema carcerario italiano, può essere definito un istituto modello, grazie alle capacità gestionali, in grado di mantenere un impegno lavorativo e produttivo dei reclusi a livelli di efficaci ed efficienza degni di nota e, alla professionalità e spirito di sacrificio degli agenti della polizia penitenziaria che svolgono un ruolo delicatissimo in condizioni non certo ottimali>>.

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