Noto – Il Comitato per i diritti del cittadino chiede che venga rispettata la memoria di Luigi Di Matteo, anarchico e poi socialista che ha operato politicamente e culturalmente tra Noto e Catania dai primi anni del Novecento alla sua morte, personaggio pubblico, che viene citato in numerosi libri e articoli. A causa della ristrutturazione di alcune cappelle e degli accordi sottoscritti tra il Comune di Noto e la Diocesi, la tomba di Luigi Di Matteo ha subito degli spostamenti
“E’ successo che il signor Luigi Di Matteo, nato a Noto,il 19 Gennaio 1883,e deceduto il 19 Febbraio 1955,viene espropriato dalla sua tomba insieme a tante altre persone decedute, che non hanno parenti, e non possono contribuire alla quota della manutenzione, di conseguenza vengono collocati in un loculo comune con un cartello che ne indica il nome e cognome, la data di nascita, e quella della morte”. A lanciare l’appello è Roberto Bellassai del comitato per i diritti del cittadino: “Luigi Di Matteo si trova in un loculo in compagnia di altri dieci o più defunti, senza più la foto, che prima lo individuava. Una speculazione fatta suoi morti, soprattutto sui più deboli, da parte di due istituzioni che stabiliscono delle convenzioni e dei regolamenti che nei fatti cancellano il diritto, la visibilità e la memoria dei morti, convenzione e regolamento classista e discriminate, che calpesta il principio di uguaglianza anche per chi è morto,ed alimenta l’impoverimento dell’immaginario collettivo. Della manutenzione del Cimitero, deve farsi carico il Comune di Noto, principalmente nei casi come quello di Luigi Di Matteo trattandosi di un personaggio pubblico”.
Quest’accordo è cosa indegna. È così tanto facile prendersela con chi non può difendersi: Defunti e senza eredi!
Condivido l’azione di Bellassai e del Comitato a favore di Di Matteo.