Noto – Non era un politico brillante, neanche un grande artista, non ha compiuto grandi gesti ma era ugualmente conosciuto e amato da tutti in città. Si è spento all’età di 89 anni in una casa di riposo a Rosolini, Michele Caruso,un clochard, forse l’ultimo in città. Tra gli anni ‘80 e ‘90 andava in giro per la città di Noto, incurante degli agenti atmosferici, con abiti di fortuna e con dei sacchetti sempre in mano. Michele, buono d’animo e benvoluto da tutti, era solito fermarsi in prossimità di negozi e botteghe e i commercianti o i clienti per spirito di solidarietà consegnavano qualcosa, un panino, una sigaretta, una moneta, una lampadina tascabile, della biancheria intima, un paio di scarpe o qualsiasi cosa gli potesse servire. Lui reverente il giorno dopo, in prossimità dei negozi o alle persone consegnava, per ringraziare, qualcosa che trovava per strada, un bicchiere o una rivista. Centinaia sono gli aneddoti che riguardano Michele, aneddoti che rendono l’idea di un uomo tenero, come quando chiese ad un agente immobiliare di trovargli un casa anche senza tetto per poter controllare il tempo senza affacciarsi dalla finestra, ma anche la dignità mai persa. Come quando ad un commerciante ambulante forestiero che lo allontanò malamente dal suo furgoncino a cui si era sommessamente avvicinato, il giorno dopo Michele recandosi presso la stessa rivendita con un pugno di monete in mano disse: “Mi dia quello che ha che costa meno e il resto lo tenga perché oggi Michele Caruso vuole strapagarla!”. Dignità che hanno contribuito a tenere viva negli ultimi anni di vita Tiziano Monaco, titolare della casa di riposo in cui era ospitato, e l’assistente sociale e tutore Tina Cicciarella che ieri hanno dato l’annuncio della triste scomparsa. Oggi si terranno i funerali presso la chiesa Santa Maria della Rotonda a Noto.
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