Noto – Sono ormai imminenti le vacanze estive ma per molti bambini la scuola sembra essere terminata già da diverso tempo. È quanto emerge da un’attività di verifica condotta dai Carabinieri della Stazione di Noto, in stretta sinergia con gli Istituti scolatici del territorio in cui i militari dell’Arma si recano periodicamente per avere un contatto con i dirigenti, i docenti ed i collaboratori scolastici per avere notizie su fenomeni che riguardano la popolazione studentesca quali il bullismo e la dispersione scolastica.
Nel corso di questi incontri i Carabinieri hanno appurato che numerosi bambini erano soliti assentarsi dalle lezioni per lunghi periodi, senza che i genitori e/o gli esercenti la potestà genitoriale fornissero plausibili risposte alle richieste di giustificazioni avanzate loro periodicamente da insegnanti e dirigenti scolastici.
Sono stati pertanto avviati accurati accertamenti al fine di verificare le reali motivazioni alla base delle assenze ingiustificate di un così elevato numero di bambini: individuati con esattezza gli assenti “cronici” con riferimento all’anno scolastico 2015/2016, i Carabinieri hanno contattato i servizi sociali del comune al fine di appurare situazioni di reale impedimento nonché per dare inizio a concrete azioni di recupero in favore di tali giovani. Al termine di tali verifiche i Carabinieri hanno deferito all’Autorità Giudiziaria 176 persone ritenute responsabili dell’ipotesi di reato prevista dall’articolo 731 del Codice Penale, ovvero l’inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori.
I Carabinieri continueranno a vigilare con la massima attenzione sul fenomeno della dispersione scolastica, ponendo periodicamente in essere analoghe verifiche al fine di contrastarne la diffusione e prevenirne le gravi conseguenze a livello sociale: infatti, sottrarre i bambini al naturale percorso di istruzione impedendo loro un corretto sviluppo culturale ed un corretto inserimento nel mondo sociale determina inevitabilmente conseguenze deleterie sulla loro crescita, limitandone fortemente le possibilità di scelta futura, specialmente nel mondo del lavoro, consentendo sin dalla tenera età di alimentare le fila della delinquenza giovanile, terreno fertile da cui sono purtroppo solite attingere le organizzazioni criminali.
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