Noto – Nell’ambito dei progetti nell’ambito del sociale promossi dal Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, questa mattina, presso la sede della Compagnia Carabinieri di Noto, alla presenza delle autorità locali, dei rappresentanti dei centri antiviolenza presenti sul territorio nonché di un nutrito numero di socie del Soroptimist, è stata inaugurata una stanza dedicata alle donne che accedono in caserma per denunciare violenze e/o soprusi. Il locale è stato realizzato d’intesa con il Soroptimist Club Val di Noto nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”, un’iniziativa a livello nazionale tra Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e il Soroptimist International d’Italia.
L’evento odierno si inserisce nel solco delle numerose iniziative promesse dall’Arma di Siracusa per la prevenzione ed il contrasto dei reati contro le fasce deboli tra cui si ricordano i periodici incontri presso gli istituti d’istruzione, l’inaugurazione di un’analoga stanza presso la sede del Comando Provinciale di Carabinieri di Siracusa e la mostra dal titolo “L’Arma dell’arte contro la violenza. Dalla sofferenza al riscatto, la forza della donna” inaugurata lunedì scorso presso la sala “Caravaggio” della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa in Piazza Duomo e visitabile fino al prossimo 30 giugno.
L’odierna iniziativa ha come finalità quella di offrire alle vittime di reato un ambiente appositamente dedicato in cui essere maggiormente a proprio agio per affrontare questioni spesso traumatiche e particolarmente dolorose. È stato altresì allestito uno spazio giochi dedicato ai più piccoli, con la finalità di consentire alle donne di far giocare i propri bambini evitando che gli stessi siano presenti nel corso del racconto di episodi che spesso hanno già dovuto vivere in prima persona.
Quello della violenza di genere, infatti, è un fenomeno drammatico presente anche nella zona sud della provincia di Siracusa: basti pensare che solo nell’ultimo anno sono stati 11 gli arresti per maltrattamenti in famiglia o stalking e 20 le persone denunciate all’autorità giudiziaria per i medesimi reati. Dati in sensibile aumento rispetti agli scorsi anni, ma che vanno letti anche alla luce della maggiore consapevolezza delle vittime di reato e della maggiore fiducia che le stesse ripongono nei confronti delle Istituzioni che quotidianamente operano sul territorio.
Un fenomeno, quello della violenza di genere, che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo fondamentale proprio la fiducia verso le Istituzioni: l’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno.
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