I TRENTENNI DI FORZA ITALIA: MODERATI, SENZA LEGAMI CON I POTENTI, SI PONGONO IN ALTERNATIVA ALL’AMMINISTRAZIONE BONFANTI, VOGLIONO SUBITO ROMPERE IL SILENZIO DEL PARTITO SULLE QUESTIONI CHE RIGUARDANO LA CITTA’
Noto – Si avvia il dibattito interno nella sezione netina di Forza Italia, con i giovani che hanno le idee chiare e che lanciano la sfida in vista del congresso. Di recente il comitato promotore si è riunito per eleggere direttivo e portavoce, l’intervento del coordinatore regionale Gibiino ha fermato il tutto rinviando la fase congressuale a settembre. Un gruppo di trentenni, tutti aderenti a Forza Italia, ha emesso il comunicato che riportiamo integralmente di seguito:
<<In questo momento una nuova generazione di giovani, di area moderata, si sta avvicinando alla politica attiva. Ha messo a disposizione di Forza Italia il proprio tempo e le proprie idee con il desiderio di volerla profondamente rinnovare. Questa generazione non è interessata alle vecchie logiche. Non subisce il fascino dei legami con i potenti, né li cerca. Sta tentando di contribuire, partecipando al Comitato Promotore, alla riorganizzazione del partito in città e soprattutto all’elaborazione di una linea politica. Ritiene infatti che in questo momento a Noto ci sia un’Amministrazione, connotata da una desolante incapacità: nell’apparenza promesse, sorrisi e pacche sulle spalle; nella sostanza inconcludenza e aumento di tasse. Basti dire che ha dovuto rifare per tre volte il bando per la rielaborazione del piano regolatore e, sapendo che non riuscirà a realizzarlo, ha messo improvvidamente mano alle zone agricole. Di fronte ad essa in consiglio comunale c’è una sola opposizione: quella di Noto Nostra. Per il resto i consiglieri e le forze politiche che li esprimono sono preoccupati solo di fare la guardia alla stanza del Sindaco nella famelica speranza di esservi ammessi. Da otto mesi si discute solo di rimpasto della Giunta e si litiga su chi debba uscire e chi debba entrare. La nuova generazione di Forza Italia vuole dare una voce al partito per farlo concorrere a costruire una alternativa alla suddetta situazione. Porta le sue idee all’interno del Comitato promotore per organizzare da subito il partito, affinché si renda protagonista di una proposta sul futuro di Noto, diversa ed alternativa rispetto all’Amm.ne Bonfanti e a chi le fa da contorno. Ciò inevitabilmente comporta un dibattito interno, che va portato sul piano delle idee. In questo quadro, l’invocazione di interventi proconsolari di notabili esterni (interventi che finora non ci sono stati) appare anacronistica. E’ un metodo già sperimentato in passato, ma foriero solo di fallimenti. Il rigurgito di antipolitica, a cui stiamo assistendo, è lì a dimostrarlo. Allora, cosa è successo? C’è un confronto sui due suddetti modi di fare politica: da un lato c’è chi mette sul tavolo legami con i propri protettori; dall’altro c’è chi sostiene che per la città si debba decidere a Noto. I giovani fautori di questa seconda linea sono pronti a discutere e, se necessario a contarsi, come è normale in democrazia. Ad una decisione di arriverà al più presto. Dopo di che, quando si aprirà la fase congressuale, il confronto si svolgerà secondo le nuove regole. L’importante per il momento è che cessi il silenzio del partito nella vita politica cittadina>>.
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