Gazzetta del Mediterraneo

Noto, antenna di telefonia nell’impianto sportivo, Veneziano: “Quella installazione viola il regolamento”

Noto, antenna di telefonia nell’impianto sportivo, Veneziano: “Quella installazione viola il regolamento”
11 febbraio
21:41 2015

Noto – Per il consigliere Salvatore Veneziano di Noto Nostra l’autorizzazione all’installazione di una antenna di telefonia viola il regolamento comunale. In questi i giorni i tecnici hanno installato una antenna sulla torre faro dell’impianto sportivo di via A. Cavarra.

<<Per questa Amministrazione le regole sono fatte per essere disattese – ha detto Veneziano -. Il regolamento comunale per l’emissione delle onde elettromagnetiche vieta l’installazione di antenne di telefonia mobile nei pressi degli impianti sportivi; la giunta Bonfanti cosa fa? autorizza l’istallazione di una antenna della Wind su una delle torri faro dello stadio comunale di via Cavarra. Più volte abbiamo chiesto di subordinare qualsiasi intervento di nuove istallazioni alla modifica del regolamento comunale e sopratutto al monitoraggio delle emissioni>>.

Proprio sul monitoraggio il consigliere Veneziano solleva ulteriori dubbi: <<Tra l’altro il monitoraggio è previsto dallo stesso regolamento, ma non è mai stato avviato. Il sottoscritto e tutta la III commissione consiliare aveva fornito la soluzione a costo zero, proponendo la stipula di una convenzione tra il comune e l’Istituto superiore M.Raeli, in possesso della strumentazione adatta. In questo modo il comune potrebbe effettuare il monitoraggio e verificare l’opportunità di nuove istallazioni e gli alunni dell’istituto superiore potrebbero effettuare esercitazioni pratiche sul campo. Da quasi tre anni cerchiamo di stipulare questa convenzione, i referenti dell’Istituto scolastico hanno prodotto la documentazione necessaria per avviare la collaborazione, ma da parte dell’amministrazione un muro di gomma. Oggi verifichiamo che nonostante i nostri moniti e nonostante un regolamento comunale che lo vieti, l’antenna è stata posizionata, alla faccia della legalità, della correttezza amministrativa e dell’incolumità pubblica. Ci chiediamo cosa ne pensano gli ambientalisti che governano la città. Non diciamo che non si debba dare seguito al progresso, ma non accettiamo che a non rispettare le regole siano proprio le istituzioni>>.

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