Pubblicata da Urbone una raccolta antologica con episodi poco conosciuti della storia milanista
Tra gli scrittori di football è considerato uno dei massimi esperti in materia di Milan, capace, qualche anno fa, di piazzare la sua antologia “Milan Story” nella top 10 italiana di Amazon alla voce “libri di calcio”. Sergio Taccone, giornalista e fine cercatore di “storie di cuoio”, che racconta soprattutto dalle colonne del quotidiano Avvenire e del portale Storie di Calcio, capace di spaziare dalla provincia italiana fino alle Isole Falkland, ha da pochi giorni pubblicato il suo nuovo libro: Racconti Rossoneri, storie di puro milanismo. Edito da Urbone Publishing, che già nel 2012 ha pubblicato un altro libro di Taccone (La Mitropa Cup del Milan), la raccolta antologica comprende ventidue racconti dove sfilano tanti nomi della storia rossonera, a partire da Nereo Rocco e Gianni Rivera, passando per Albertosi (il portiere in maglia gialla) ed Aldo Maldera con le sue stupende quanto vane prodezze della stagione 81/82, quella che ricondusse in B i rossoneri. Ma c’è spazio anche per personaggi considerati ai margini della magnificente storia milanista, a partire da Lutero Blissett, il bidone per eccellenza tra gli stranieri giunti in Italia negli anni 80, capace di sbagliare gol anche a porta vuota per la disperazione del tecnico Castagner a cui il giocatore venne affidato nell’annata 83/84.
Taccone riesce a mantenere la narrazione a livelli avvincenti anche in partite apparentemente anonime come Milan-Bologna d’inizio ’82, decisa da un rigore di Buriani, o un’amichevole con gli olandesi del Feyenoord del giugno ’81, nobilitata per un tempo dalla presenza in maglia rossonera del “profeta del gol” Cruijff. Il libro è diviso in quattro parti. Tra le “perle dimenticare” spiccano i gol salvezza di Rivera a Cesena nel sofferto campionato 76/77, stagione che si chiuse con la conquista della Coppa Italia contro l’Inter, l’ultimo titolo vinto dal Paron che due anni dopo se ne andrà per sempre. Nelle “disfatte memorabili” prendono posto il naufragio di Taranto (sonora batosta del dicembre ’80), la rivincita consumata contro il diavolo, nel marzo ’81, da Egidio Calloni, passato al Palermo ed autore di una tripletta contro i rossoneri, e la mazzata in terra basca contro l’Athletic Bilbao nel novembre ’76. Immancabili i racconti tratti dalle due stagioni passate in B dal Milan (80/81 e 82/83), con il diavolo costretto a sbadilare nella provincia cadetta, portando sempre tantissima gente nelle tribune come avvenne a Campobasso dove tutta la città si trasferì praticamente allo stadio.
Nella “Galleria Casciavit” sfilano Italo Galbiati, il mister delle emergenze, lo sdentato squalo scozzese Joe Jordan, Gaetano Morazzoni, il primo presidente deputato, e il giocatore lusitano Duda, beffardo giustiziere dei rossoneri a San Siro nel primo turno della Coppa dei Campioni 79/80. I “Racconti Rossoneri” di Taccone riguardano soprattutto gli anni 70 (tra cui la sconfitta nella finale di Coppa delle Coppe contro i tedeschi orientali del Magdeburgo) e 80, tranne tre episodi inseriti nella sezione “Extra Time” dove ritroviamo Oreste Del Buono e Giulio Nascimbeni (grandi giornalisti, scrittori e veri milanisti), l’unica presenza in campionato di Urano Navarrini, figlio del famoso attore Nuto Navarrini, ed un derby in beneficenza del 1950 con Fausto Coppi e Gino Bartali in campo e Meazza ad arbitrare. L’airone in maglia rossonera e Ginettaccio in maglia nerazzurra: stravinse il primo 6-0.
Scrive il giornalista Giovanni Tarantino, autore della prefazione del libro: “L’unico calcio che vale è quello che uno conserva nei ricordi”, citando Roberto Fontanarrosa, scrittore argentino, considerato quasi un pari grado di Osvaldo Soriano. “Nei Racconti rossoneri di Sergio Taccone – scrive Tarantino – ricordi e storia si mischiano, emergono personaggi di secondo piano, aneddoti, fatti solo apparentemente marginali rispetto al contesto, l’ultracentenaria storia del Milan”. Taccone continua ad andare controcorrente, evitando di raccontare l’epopea del Milan di Silvio Berlusconi, con scudetti, coppe e titoli a iosa. Come quel musicista che in un concerto tributo ai Pink Floyd, anziché mettere in scaletta capolavori di valore assoluto come “Money”, “Wish you were here” o “Confortably Numb”, opta per “Biding my time”, “Fat old sun” e “Bike”. Taccone ci ricorda, nell’epilogo del libro, che nella sua stanza campeggia ancora un poster del 1981. Ritrae una formazione del Milan nella stagione del primo campionato in serie B. Un poster rimasto esposto in mezzo ad altri riguardanti le tantissime annate fastose e vincenti dell’era berlusconiana, quando il Milan, abbandonati i panni del Piccolo Diavolo, tornò a primeggiare in Italia, in Europa e nel mondo, entrando nella leggenda del football. Chi è passato dal periodo della grande tribolazione rossonera ha gioito di più nei lunghi cicli di trionfi che hanno scandito la storia rossonera dal 1988 in avanti. Il digiuno degli ultimi anni sembra solo una dieta salutare dopo un’abbuffata. La foto del 1981, sbiadita dal tempo, per Sergio Taccone, conosciuto anche con l’abbreviativo Sertac, è la pergamena di “Laurea in Milanismo” di tanti tifosi veri. Gli stessi tifosi, oltre duemila, che si sono iscritti al suo gruppo Facebook “Quando il Milan era un piccolo diavolo” (dove si rievocano le annate del Milan dal 1973 al 1986) e a cui il libro è dedicato.
RACCONTI ROSSONERI
Storie di puro Milanismo
Autore: Sergio Taccone
Editore: Urbone Publishing
Pubblicato nel marzo 2017
Mail: info@urbone.eu
Scheda libro: http://www.urbone.eu/obchod/racconti-rossoneri-storie-di-puro-milanismo
Non ci sono commenti per adesso, vuoi scrivere un commento?
Scrivi un commento