Oltre 20 mila multe elevate in violazione della Ztl di Marzamemi, ricorro o pago? Ecco cosa dico alcuni avvocati pachinesi intervistati dalla nostra redazione.
Polemiche e Ricorsi. Le migliaia di multe elevate in violazione della Zona a Traffico Limitato introdotta in estate a Marzamemi fanno ancora discutere. Ad alzare il polverone è stato il consigliere comunale Corrado Quartarone che ha espressamente chiesto al sindaco Roberto Bruno se non ritenga necessario avviare l’iter procedurale dell’autotutela per annullare i verbali E non di certo per un capriccio del consigliere. Ci sarebbero, secondo Quartarone, numerose illegittimità nella istituzione della Ztl. Prima fra tutte una condizione ritenuta macroscopica: la mancanza di una Delibera di Giunta di istituzione della ZTl che faccia da preludio all’Ordinanza Dirigenziale con la quale poi in effetti la Ztl è stata istituita. Secono Quartarone tra l’altro ci sarebbero delle anomalie anche nella cartellonistica ritenuta non conforme alle normative vigenti. Il ché avrebbero indotto in errore gli automobilisti: questo spiegherebbe anche il perché degli oltre 20 mila verbali elevati.
Ricorsi, autotutela, opposizione. Ma cosa deve fare un cittadino che si vede recapitare il verbale? La nostra redazione ha chiesto il parere di alcuni legali che già da qualche tempo si stanno occupando dei ricorsi per opporsi alle multe elevate in violazione della ZTL di Marzamemi.
“Riteniamo che il numero copioso di multe notificate imponga già un momento di riflessione sulle modalità di funzionamento dei varchi e sulla comunicazione in tema di Ztl e accessi” dicono l’avvocato Corrado Corindia e l’avvocato Fabio Fortuna. Quest’ultimo ha già vinto una class-action tributaria contro il comune in materia TARSU 2009 (vecchia tassa sui rifiuti) e contro il Comune di Noto che pretendeva di incamerare la TARSU anni 2009-2015 dai residenti di Marzamemi.
“Da alcune settimane stiamo predisponendo i ricorsi globalmente per abbattere drasticamente i costi – hanno aggiunto i due legali Fortuna e Corindia – Molteplici sono i vizi e i profili di illegittimità riscontrati che spaziano, a titolo esemplificativo, dall’incompetenza funzionale sino alla cartellonistica non conforme alla legge. Chiederemo, nelle opportune sedi giudiziarie, che venga fatta chiarezza.”
Un parere l’abbiamo chiesto anche all’avvocato Viviana Girmenia. “Bisogna anche fare chiarezza sull’utilizzo degli strumenti che hanno a disposizione i cittadini – ha spiegato il legale pachinese – c’è confusione fra ricorso in autotutela, ricorso al giudice di pace e al prefetto. È comunque certo che, considerati i molteplici vizi dei verbali ztl, è consigliato procedere con l’opposizione alle multe, auspicando in un intervento risolutore da parte del Comune che tenga in considerazione tuttavia anche la posizione di chi ha già pagato o ha già affrontato i costi dell’opposizione”.
Per l’avvocato Salvatore Marziano invece: “Già dalle prime notifiche è apparsa evidente l’abnormità di alcune sanzioni elevate dalla polizia municipale relative a presunte violazioni della ztl. Prescindendo dalle modalità tecnico-amministrative con cui la Ztl è stata istituita e che destano non poche perplessità, ad oggi ho avuto modo di occuparmi di multe certamente affette da nullità assoluta in quanto elevate prima dell’istituzione dell’isola pedonale, di multe fatte a soggetti che erano titolari di pass e persino di multe a raffica fatte agli stessi automobilisti a distanza di pochi minuti l’una dall’altra spiegabili solo se si ipotizza che gli stessi sono entrati poco prima dell’orario di chiusura e sono poi rimasti incolonnati nel traffico con la conseguenza che la telecamera ha inquadrato le targhe delle automobili più volte”.
L’avvocato Marziano ha poi aggiunto: “Per le multe elevate in contrada Spinazza, in forza della convenzione tra i comuni di Pachino e Noto, gli estremi di detta convenzione non sono indicati, per cui l’autorità che le ha elevate non ha competenza ad operare su quel territorio. La maggior parte delle stesse sono state elevate in territorio di Noto e dunque fuori giurisdizione senza che la convenzione (non citata) possa essere invocata.
“Segnalo inoltre un’altra grave infrazione – spiega ancora Marziano – a quanti hanno richiesto l’annullamento in autotutela della sanzione notificata, viene risposto che, in caso di accoglimento della stessa, l’utente non riceverà alcuna comunicazione valendo una sorta di silenzio assenso. In questi casi però il silenzio assenso non può valere e l’utente rischia di vedere sfumare la possibilità di fare ricorso alle autorità giudiziarie competenti con la conseguenza, fra qualche anno, di vedersi iscritto a ruolo le contravvenzioni maggiorate di spese e mora”.
Insomma per i legali da noi intervistati ci sono molti vizi di forma e di merito in virtù dei quali il ricorso diventerebbe quasi d’obbligo. Presentando i ricorsi globalmente tra l’altro così come stanno già facendo sia l’avvocato Fortuna che l’avvocato Corindia si abbattono i costi e le spese. Dunque è conveniente in questo caso ricorrere pure per chi si è visto recapitare anche una sola multa. Attenzione poi a quanti hanno chiesto l’annullamento della sanzione in autotutela – come ha puntualizzato l’avvocato Marziano – la paura è che fra qualche anno, nel caso di mancata comunicazione sull’esito, l’utente possa vedersi notificata una cartella di pagamento ancora più onerosa senza possibilità a questo punto di poter ricorrere vista la scadenza dei termini per opporsi.
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