Un racconto incentrato sulle vicende riguardanti Aldo Moro e la sua scorta, a 40 anni dai fatti.
Autore, comico, imitatore. Roberto Valentino, lombardo, classe 1966, è uno showman a tutto tondo con esperienze di prestigio, tra cui una partecipazione al Festival di Sanremo nel 2007, condotto da Pippo Baudo. Roberto Valentino è stato anche, unico caso a livello internazionale, il sosia ufficiale di Papa Giovanni XXIII, in occasione dell’inaugurazione del Museo multimediale nella casa natia di Angelo Roncalli, in provincia di Bergamo. Di recente, a Rieti, sono state esposte le sue foto colorizzate dedicate a Moro e alla sua scorta, con un ottimo riscontro di pubblico. Il mese prossimo uscirà il suo primo libro, “Gli angeli di via Fani”: un racconto sulle vicende riguardanti Aldo Moro e la sua scorta, a 40 anni da quei tragici fatti che cambiarono la storia dell’Italia. Gazzetta del Mediterraneo ha intervistato l’autore.
Perché la scelta di raccontare questa vicenda con un testo di narrativa?
“La vicenda di via Fani rimanda alla mia infanzia. Ricordo da bambino le immagini con la diretta di Paolo Frajese, attimi rimasti impressi nella mia memoria in modo indelebile. Nel tempo, ho approfondito, senza mai fermarmi, tutte le dinamiche inerenti l’attentato e quello che venne prima e dopo i fatti del marzo ‘78. Decisiva è stata la conoscenza con Giovanni Ricci, figlio dell’appuntato dei Carabinieri e autista della macchina del presidente Moro in quel drammatico giorno”.
Cosa emerge dal suo libro?
“Il testo è strutturato in tre parti: c’è la cronaca nazionale e mondiale di quel periodo, ricostruita facendo riferimento naturalmente al contesto storico. Parallelamente si snoda la vicenda, fantasiosa, delle vittime di via Fani appena arrivati in paradiso dopo la strage. Il finale del libro è sorprendente, incentrato su quello che sarebbe successo se la scorta di Moro avesse avuto le auto blindate. Non aggiungo altro per non spoilerare troppo il libro che sarà corredato anche da foto che ho colorizzato appositamente.”.
Lei sulla strage di via Fani ha anche realizzato delle cose sul web.
“Nel mio canale ufficiale you tube ho inserito un mio brano dedicato alle vittime, intitolato ‘Gli angeli di via Fani’. In un’altra pagina si può trovare il mio breve documentario intitolato ‘16 marzo 1978: una finestra chiusa in faccia alla verità’.
Un suo audio è stato inserito – nel marzo scorso – in alcuni servizi e tg della Rai, nonché in uno speciale di Mediaset. Ci può spiegare questa circostanza?
“Nel 2017 misi un file audio sul mio canale you tube, spiegando che si trattava di una ricostruzione tutta mia, dove immaginavo di essere un conduttore televisivo che interrompeva le trasmissioni per dare la tragica notizia dell’attentato di via Fani. Tutto potevo immaginare tranne che quel mio audio finisse in alcuni tg della televisione di stato e in due speciali andati in onda su Canale 5 e sulla stessa Rai. Naturalmente a mia totale insaputa. Quel mio file audio, denominato ‘Annuncio del sequestro di Aldo Moro’, è ancora oggi on line”.
Altri suoi progetti per il futuro?
“Ad ottobre sarò in scena con un mio spettacolo dedicato a Cochi e Renato, due geni del cabaret. Si parlerà della Milano d’un tempo, del derby. Ripercorrerò la mitica trasmissione ‘Il poeta e il contadino’. Con un omaggio doveroso a Enzo Jannacci, padre putativo della celebre coppia”.
Qual è una delle tue più recenti imitazioni?
“Quella al premier Giuseppe Conte. Ho telefonato ad un talk-show, Focus, condotto da Gigi Bacialli su Rete Veneta, abbiamo simulato la telefonata e gli ospiti hanno creduto che in collegamento ci fosse veramente il premier”.
Grande tifoso rossonero, con una predilezione particolare per Ricky Albertosi, Roberto Valentino gestisce la sua pagina facebook, molto seguita, e quella del gruppo “Tv sport e altro vintage”, dove si rivive il passato, con particolare riferimento agli Anni 50, 60 e 70. Tra un mese il suo esordio narrativo che si preannuncia molto interessante.
Sergio Taccone
Gazzetta del Mediterraneo
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