Gazzetta del Mediterraneo

La ‘marcia’ degli uomini in bianco, nella città del pomodoro gli agricoltori tornano a sanificare

La ‘marcia’ degli uomini in bianco, nella città del pomodoro gli agricoltori tornano a sanificare
08 aprile
15:12 2020

Pachino. In tempo di vacche magre per le asfittiche casse comunali a sanificare la città ci pensano gli agricoltori e le aziende del territorio.

Dopo poco più di tre settimane dall’ultima sanificazione  agricoltori e aziende tornano di nuovo a prestare la loro opera ed aiutare la città. La seconda ondata di sanificazione è stata portata a termine martedì, tra il tardo pomeriggio e la sera, all’interno dei confini comunali. Ancora una volta sono stati gli operatori del comparto agricolo a disinfettare la città contro il temibile nemico invisibile. Per la seconda volta i trattori e gli uomini vestiti di bianco, con tute e mascherine, sono scesi in strada con i propri mezzi. La prima ondata di sanificazione era stata salutata con entusiasmo dai cittadini, vista quasi come un gesto esorcizzante di un timore divenuto quasi atavico.

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Da piazza Vittorio Emanuele fino al mercato ortofrutticolo di contrada Pianetti passando per la zona residenziale dei Tre Colli sulla strada che congiunge il centro città alla frazione marinara di Marzamemi. A fornire il materiale sanificante ancora una volta sono state due aziende locali che operano ormai da tempo nel campo vivaistico: Raggio Verde e Area Verde. Gli agricoltori con mezzi propri hanno fatto il resto, scendendo materialmente in strada ed effettuando la bonifica vera e propria.

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Pure questa seconda carica di tute bianche è stata salutata con gesti di esultanza. Anche tenendo il morale alto si combatte questa tremenda battaglia.   “Ringraziamo i nostri agricoltori per quanto stanno facendo – è il tenore dei commenti che si leggono sul web -. E dire che il comparto produttivo locale ormai da tempo versa in condizioni di difficoltà.  Eppure non si sono tirati indietro nel momento del bisogno.  Sarebbe bene ricordarlo tutti quanti, quando questo immane dramma avrà fine”.

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