Gazzetta del Mediterraneo

Islam tra cultura, storia e realtà. Intervista alla scrittrice netina Maria Giovanna Mirano

Islam tra cultura, storia e realtà. Intervista alla scrittrice netina Maria Giovanna Mirano
29 gennaio
11:10 2015

Intervista a cura di Giovanni Parentignoti.

In considerazione degli ultimi tragici eventi verificatosi in Francia si è voluto approfondire la tematica con la scrittrice netina Maria Giovanna Mirano da sempre impegnata in eventi inerenti la tematica Islam e la cultura orientale. Mirano è autrice di “Uomini liberi”, testo adottato in tantissime scuole italiane diventato un caso editoriale che in pochi mesi ha raggiunge 6 ristampe; e di “ Il mercante di pace” pubblicato nel 2010.

Da dove nasce questo confronto-scontro al quale stiamo assistendo ultimamente, tra la nostra cultura e quella islamica?

Tutto nasce dalla Dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo, proclamata il 19 settembre 1981 presso l’UNESCO a Parigi, accettata per il fatto che la nostra dichiarazione universale dei diritti dell’uomo non è compatibile con la concezione dell’uomo stesso e della società che ha l’Islam”

In cosa consiste?

“ La carta islamica dei diritti umani è un estratto del corano, dove si da per scontato la sottomissione della donna, la supremazia della religione islamica e dove si stabilisce che per qualsiasi reato commesso, l’islamico deve essere giudicato solo e prettamente dal tribunale islamico stesso, quindi si va contro a tre principi fondamentali dei diritti che noi riconosciamo all’uomo in quanto tale: la parità della donna, la libertà di credo e la supremazia giuridica territoriale”

Cosa non coincide ancora tra la nostra e la loro società?

“Il loro scopo è quello di creare la comunità musulmana, la vittoria del loro pensiero; nell’articolo 12 della dichiarazione islamica dei diritti umani, si dice testualmente: ‘Se gli ipocriti, coloro che hanno un morbo nel cuore e coloro che spargono la sedizione non smettono, ti faremo scendere in guerra contro di loro e rimarranno ben poco nelle tue vicinanze. Maledetti! Ovunque li si troverà saranno presi e messi a morte’. Ciò significa che chiunque critichi o contrasti con i loro punti di vista viene condannato a morte per legge, quindi, rifacendoci agli ultimi eventi, si giustifica palesemente, per esempio, l’attentato contro Charlie Hedbo”

Vi è una concezione dell’uomo molto differente dalla nostra?

Certamente; per noi l’uomo è uomo in quanto tale, per loro l’uomo è uomo in quanto sottomesso alla legge islamica e alla parola di Allah.”

Storicamente anche la nostra civiltà ha sbagliato nei confronti della loro cultura?

Ma non possiamo pagare la nemesi storica giustificando questi atti; non possiamo colpevolizzarci e fustigarci a vita per errori passati”

Vedi qualche speranza di cambiamento nella cultura islamica?

“La speranza la ripongo nelle donne, da loro partirà il nuovo illuminismo, da attiviste come Malala e tante altre che stanno rifiutando e combattendo per avere diritti; vedo una speranza nella cultura, io stessa nel “ Mercante di pace” scrivo che l’ignoranza uccide più delle armi! Immagina che l’Isis ha demonizzato e vietato tutto ciò che la teoria di Darwin ha detto”

Quindi dalle donne verrà la rinascita?

“Certo, anche se voglio dirti che , le più pericolose terroriste sono quelle che si convertono, quelle che in Italia hanno sposato l’Islam e che sono andate a combattere, loro sono da tenere sotto controllo! Ancora da controllare le carceri, è in questi luoghi che si fa proselitismo! Dovremmo iniziare ad educare al rispetto delle regole, mettendo da parte un falso buonismo che ci sta portando sempre più a fondo!”

Trovi collegamenti tra Mare nostrum e l’arrivo di terroristi in Europa?

“ Non mi piace generalizzare, ma mi sembra ovvio che in mezzo a tanti poveri che fuggono, si insinuino cellule malate e lo stanno scoprendo anche giornalisti che solitamente difendono a spada tratta l’operazione; c’è di più, come ebbi a scrivere anche in “Uomini liberi”, queste sono operazioni legate fortemente a organizzazioni criminali che sfruttano la vicenda per affari loschi e molto remunerativi; dobbiamo trovare anche il coraggio di dire no, di vedere realmente cosa accade, a chi arriva dobbiamo oltretutto far capire che sono in occidente, che esistono altre culture oltre la loro, che non possono chiedere che venga tolto il crocifisso dalle scuole, che devono rispettare la nostra cultura!”

Cos’è l’Islam moderato?

“Per me usare l’accezione “moderato” per distinguersi, è affermare che l’Islam di base è violento, prova ne sia il fatto che già tra loro si stanno massacrando, vedi sunniti e sciiti, la nuova Shoah nasce dal fondamentalismo islamico, nasce dall’applicazione del corano!”

Il rapporto del corano con le donne e coi loro diritti?

Posso risponderti dicendo di leggere la Sura IV dove si dice testualmente: Se le vostre donne avranno commesso azioni infami portate contro di loro, quattro testimoni dei vostri. E se essi testimonieranno, confinate quelle donne in una casa finché non sopraggiunga la morte e parlando della Sura, la Sura II dice testualmente: “Combatteteli finché l’Islam non regni sovrano”, ecco da dove deriva la loro fermezza nel commettere attentati e altre azioni simili”

Come vedi il futuro delle dottrine islamiche?

Come ho già detto, gli islamici stanno già uccidendosi tra loro, ho portato l’esempio di sunniti e sciiti, sono divisi in tantissime fazioni e quindi prevedo il declino di questa cultura, declino che sarà fortemente dovuto anche all’ascesa culturale della donna e alla redazione del manifesto illuminista da parte delle stesse; la Le Pen dice bene quando afferma che c’è un’offensiva generale dell’islamismo assetato di conquista, che c’è un legame tra l’islamismo e l’immigrazione massiccia e l’Europa ha lasciato entrare milioni di musulmani sul proprio territorio, facilmente il moderato può trasformarsi in estremista e non viceversa, tutte le comunità che hanno a che fare col terrorismo finiscono prima o poi per obbedirgli.”

Esiste la reale possibilità che questo cambi?

Si certamente, l’uomo è uomo a prescindere da tutto, nessuno accetta imposizioni specialmente su ciò che non gli compete; se sono ateo o agnostico non mi interessano i dettami religiosi, voglio essere considerato uomo coi miei diritti e per questo ho fiducia nell’uomo e nella donna e nella volontà di essere tali aldilà di religione, razza e credo politico”.

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