I presidenti dei Collegi IPASVI della Sicilia denunciano l’allarme sociale della “malasanità” o meglio malapolitica nelle corsie ospedaliere. Amareggiati dell’attuale situazione politico-amministrativa riguardante al sanità pubblica i presidenti dei collegi di tutta Sicilai ribadiscono ancora il loro si all’adeguata definizione del fabbisogno di infermieri atto a garantire adeguati ed appropriati livelli assistenziale ed alla soddisfazione dei bisogni primari e all’igiene personale degli ammalati garantiti dal personale di supporto.

Il messaggio e l’appello è rivolto ai dirigenti e direttori generale che hanno partecipato qualche giorno fa al tavolo tecnico presso l’assessorato regionale alla sanità ed adesso stanno definendo il futuro degli infermieri e degli ammalati nella Sicilia. “Oltre a far quadrare i conti, certo sarebbe meglio tagliare gli sprechi e noi di certo non rientriamo in questa partita, provate a considerarci professionisti quali siamo e esseri umani. Ci è stato chiesto di studiare perché dovevamo adeguarci all’Europa, perché l’evoluzione scientifica aveva bisogno di un professionista con competenze adeguate allo sviluppo tecnologico” questo è quanto propongono i presidenti dei 9 collegi dell’Ipasvi ed aggiungono: “E’ paradossale che rispetto al passato i decisori decrementino ancora il tempo dedicato all’assistenza: difatti oggi, è di gran lunga inferiore a quello assicurato negli anni settanta”.

Tu cosa ne pensi? Lascia commento