Il presidente del Consiglio comunale di Portopalo, Loredana Baldo, affida ad un lungo comunicato la sua disamina politica sull’attuale situazione…
Il presidente del Consiglio comunale di Portopalo, Loredana Baldo, affida ad un lungo comunicato la sua disamina politica sull’attuale situazione di paralisi all’interno dell’organo consiliare. “Apprendo con stupore, – esordisce Loredana Baldo – sulla base di un presunto accordo politico dai contenuti fumosi, di essere stata acquisita dal sindaco, quasi si trattasse di un volgare pacco e non di una persona che merita ben più rispetto. Tale affermazione è erronea e non trova conferma nei fatti. Sono stata eletta con la maggioranza qualificata del voto di consiglieri appartenenti ai diversi Gruppi, ritengo di aver esercitato il mio ruolo in maniera super partes, assicurando il buon funzionamento dell’organo consiliare, nel rispetto del regolamento”.
Il presidente non risparmia frecciata ai consiglieri del gruppo Portopalo 2019. “Non posso esimermi dall’esprimere la mia disapprovazione in merito alle parole pronunciate dal portavoce del gruppo. Affermazioni gravi e non consone al ruolo di un consigliere comunale. La democrazia rappresentativa, infatti, prevede che il consigliere dia voce, attraverso i propri interventi e il diritto di voto in Consiglio, a tutti quei cittadini che ne hanno determinato l’elezione e che verrebbero traditi da un’astensione dalla partecipazione alle Sedute Consiliari, privati di fatto del loro diritto di Rappresentanza.
Il dibattito consiliare – prosegue il presidente – è il principale mezzo per la risoluzione delle problematiche della nostra città e non può essere sostituito da semplici “manifesti, comizi e campagne nei social media”, così come affermato, essendo questi ultimi mezzi quelli pertinenti a disposizione di tutti i comuni cittadini che, invece, al momento di affidarci il loro voto hanno riposto in noi Consiglieri tutte le loro aspettative, aspirazioni e tensioni ideali per migliorare la qualità della vita della nostra Portopalo, fidando sui nostri doveri di Consiglieri comunali.
Nell’ultima seduta del Consiglio, a causa della mancanza del numero legale, si è persa un’importante opportunità per il Paese con la mancata approvazione di tre regolamenti proposti dai Servizi Sociali e riguardanti, tra l’altro, l’assistenza igienico personale nelle scuole, il funzionamento del centro diurno anziani e il regolamento per il sostegno ai nuclei familiari in difficoltà. Si auspica, pertanto, che in futuro i signori Consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione senza distinzione alcuna ed uniti nello sforzo teso al Bene Comune, proseguano la loro attività, propositiva e di controllo dell’azione amministrativa, all’interno della Sede Consiliare, cioè nel luogo istituzionale deputato al libero scambio e dibattito delle opinioni e nel rispetto del ruolo istituzionale ricoperto da tutti i consiglieri, con il consenso espressamente richiesto ai nostri concittadini e da loro conferitoci in completa fiducia”.
Fin qui il comunicato del presidente Baldo. Due parole di chiarimento alla prima parte del comunicato sono necessarie. “Gazzetta del Mediterraneo” non ha nemmeno ipotizzato l’esistenza di “accordi politici dai contenuti fumosi” (excusatio non petita, accusatio manifesta, dicevano i latini) né ha voluto attribuire al termine “acquisire” il significato scelto in via deduttiva dal presidente del consiglio comunale. Acquisire, in questo caso, è stato utilizzato solo e semplicemente per tracciare la situazione attuale dove il presidente, pur senza fare dichiarazioni ufficiali di adesione alla coalizione del sindaco, anche (se non soprattutto) nel rispetto del suo ruolo “super partes”, è di fatto uscita da quella parte politica dove è stata eletta nel 2014. La sua elezione a presidente del civico consesso, oltretutto, è stata determinata solo ed esclusivamente dal terremoto politico venutosi a creare dopo l’ultimo rimpasto, voluto dal primo cittadino, con il defenestramento dalla coalizione di maggioranza del gruppo Progetto Comune. Altrimenti, senza quel trambusto, alla presidenza del consiglio avremmo avuto, probabilmente, un esponente vicino all’ex assessore Gaetano Gennuso e la Baldo sarebbe, ancora oggi, uno dei più autorevoli esponenti dell’opposizione.
S.T.
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