Problemi in aula per il sindaco Roberto Bruno: l’opposizione boccia i regolamenti. Si fa dura per l’amministrazione in consiglio comunale.
DI TURI MONCADA. A due anni e mezzo esatti dalla sua elezione il sindaco Roberto Bruno si trova per la prima volta sotto in consiglio comunale. C’è un problema nella sua maggioranza o quantomeno qualche grattacapo. E si perchè a furia di litigare con gruppi e consigleiri comunali che hanno vinto le elezioni assieme a lui, di consiglieri al suo fianco ne sono rimasti dieci tanti quanti ieri sera in aula consiliare hanno dimostrato di sostenere le tesi dell’opposizione. Dieci contro dieci insomma e palla al centro. Il problema è che in caso di votazione in pareggio in consiglio, un’amministrazione va in affanno. “Houston, abbiamo un problema qui” la celeberrima frase pronunciata da John Swigert del modulo lunare Apollo 13 sembra calzare a pennello. Era il 14 aprile del 1970, da poco passate in Italia le tre di notte, quando all’improvviso, a circa 300 mila chilometri dalla Terra, per una avaria sul modulo scoppiò un serbatoio di ossigeno. I tre astronauti membri della missione spaziale, pur non riuscendo ad ‘allunare’, così come prevedeva la missione americana, tuttavia furono in grado di ritornare sani e salvi sulla Terra dopo 4 giorni di peripezie ‘spaziali’, grazie alla sapiente guida degli scienziati di Houston che li seguirono passo passo nel loro rientro.
Al giro di Boa e oltre, a giugno sono già tre anni che Bruno amministra la città, sembra che ci sia un problema nella sua maggioranza o comunque nella gestione del consiglio comunale e dei suoi equilibri. Meno male che non ci troviamo a 300 mila chilometri dalla Terra, quello si sarebbe stato un vero problema. L’anno scorso era stata la volta di Ncd e dell’ex vicesindaco Andrea Rabito il primo membro dell’equipaggio ‘dell’Apollo 13 della maggioranza’ cacciato dalla missione spazio-comunale. Con lui via anche il consigliere comunale Giuseppe Giuliano. Poi via dalla maggioranza gli altri due membri dell’equipaggio della missione spazio-comunale: Fausta Dipietro e Corrado Nastasi quest’ultimo protagonista, suo malgrado, di un alterco con il sindaco con tanto di video finito online sul profilo facebook del comune.
E così i numeri si assottigliano. Tant’è che nella seduta del consiglio comunale del 30 gennaio l’opposizione compatta mette in ‘fuga’ la maggioranza che non entra in aula per paura di andare sotto con i numeri. Una paura del tutto fondata visto che lo scenario si ripetete nella seduta di prosecuzione del giorno successivo, e cioè in quella del 31 gennaio, quando la minoranza, forte dei numeri, boccia due regolamenti portati in aula dall’amministrazione comunale. In realtà se non fosse per il passaggio tra le fila della maggioranza del consigliere comunale Massimo Guarino oggi il sindaco Roberto Bruno si troverebbe ai limite del ‘ribaltone’: undici consiglieri di opposizione contro nove di maggioranza. La sensazioni è quella che nessun membro dell’equipaggio di oppoisizione abbia intenzione di accettare le avances del sindaco, nel caso in cui ce ne fossero: “Houston! abbiamo un problema qui che si aggiunge a quello precedente!” verrebbe da dire.
Non sarà facile convincere consiglieri comunali di opposizione a votare secondo coscienza, come si dice in questi casi. Non basterà più anteporre o farsi scudo con ‘il bene del paese’ quando l’intera opposizione qualche settimana fa ha convocato una conferenza stampa di metà mandato criticando aspramente l’operato dell’amministrazione: dalle tariffe cimiteriali alla gestione della Ztl di Marzamemi e dei centinaia di ricorsi, dal finanzimaneto ritirato del molo di Marzamemi al ristoro, mancato, per la nevicata di Capodanno 2015, passando per la mancata apertura del ponte della via XXV Luglio finito nel dimenticatoio. Anzi al contrario, l’opposizione è intenzionata a chiederne le dimissioni sulla base del postulato: ‘chi è senza maggioranza vada a casa e lasci spazio’ tesi sostenuta in passato dallo stesso sindaco quando era consigliere di minoranza. Da oggi in poi per Roberto Bruno e la sua compagine si farà dura. In aula saranno problemi. Una soluzione ci sarebbe. Si può sempre contattare il Johnson Space Center della Nasa a Houston: se sono stati in grado di riportare sani e salvi in America i tre astronauti in avaria a 300 mila chilometri dalla Terra, chissà, forse potrebbero riuscire nell’intento di convincere qualche consigliere di opposizione a passare tra le fila dei sostenitori dell’amministrazione comunale.
TURI MONCADA
Non ci sono commenti per adesso, vuoi scrivere un commento?
Scrivi un commento