L’Enna calcio, che partecipa al torneo di Prima categoria girone G, ha chiuso il girone d’andata con la bellezza di 25 punti, frutto di 7 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta (una partita in stand by, ancora al vaglio delle decisioni del Giudice Sportivo). UN PO DI STATISTICHE. La formazione gialloverde nell’anno solare 2016 ha realizzato 52 punti (27 nello scorso campionato, con una formazione salvata all’ultimo istante dall’attuale presidente Grippaudo e 25 nella prima parte di questo campionato). Quest’anno con l’avvento dei Presidenti Stompo e Grippaudo, dell’AD Fabio Montesano, del DG Riccardo Caccamo e del DS Liborio Severino ha realizzato 17 punti tra le mura amiche e 8 in trasferta; ed è inoltre la migliore difesa del torneo con solamente 9 reti subite (due in casa e sette in trasferta), seguita dallo Sport Club Maletto con 10 e dal Misterbianco con dodici. Ha realizzato, invece, nove reti in casa e nove in trasferta. E’ l’unica squadra del torneo ad aver realizzato 10 risultati utili consecutivi. Il goleador della squadra è il giovane Luca Vicari, classe ’96, con quattro reti; seguito da Di Stefano, Riccobene, Savoca, Lombardo con due reti.
– Mister ci fa un bilancio di questi mesi trascorsi a Enna?.
Credo sia un bilancio positivo se considero l’anno solare e, soprattutto, la corrente stagione. Abbiamo una media punti da prima della classe, anche se nel calcio basta poco per fare meglio, ma anche peggio. Quindi essendo unaL squadra giovane dobbiamo sempre tenere la concentrazione alta e dobbiamo lavorare perennemente per migliorarci.
– Quali sono i risultati sportivi sin qui raggiunti, si aspettava una partenza a razzo?
Certo che alla luce della posizione in classifica oggi sarebbe facile dire che ce l’aspettavamo, ma credo che questo sia solo la conseguenza di ciò che i ragazzi danno in settimana. Conoscendo la loro dedizione al lavoro e la voglia di mettersi in gioco, la posizione è più che meritata, anche se dobbiamo rammentare che è più difficile confermarsi che fare bene.
– Dopo lo splendido campionato dello scorso anno, sempre qui a Enna, con una partenza in sordina culminata alla fine dal sesto piazzamento in classifica, dove vorrebbe arrivare alla fine di questo campionato?
Beh se consideriamo come eravamo partiti ad agosto, in una condizione disastrata con un titolo salvato dal presidente Grippaudo solo all’ultima giornata utile; una squadra assemblata solo a due settimane dall’inizio del campionato; alla lunga si è fatto un torneo straordinario, con un sogno svanito solo all’ultima giornata, che quei splendidi ragazzi avrebbero ambiente meritato per ciò che si è fatto al girone di ritorno. Voglio ricordare che all’andata eravamo penultimi. Sicuramente quest’anno l’obiettivo minimo è quello di raggiungere quei playoff sfumati solo alla fine, poi se arriva altro…beh è ben accetto!
E’ finito il girone d’andata e la sua squadra è stata considerata da tutti come un’avversaria ostica da affrontare, tra gli applausi e tra i complimenti degli addetti ai lavori. Ma cosa e’ mancato veramente all’Enna calcio?
Ti dico che vederci dare questo rispetto è motivo d’orgoglio e vanto. Ho sempre pensato che il lavoro paga, e il lavoro fatto con questi ragazzi ad oggi sta dando dei buoni frutti. Ma nel calcio bisogna sempre cercare di puntare al massimo e a migliorarsi. A noi forse oltre che ad un pizzico di fortuna è mancata quell’esperienza che in campionati così ostici e di buona caratura non guasterebbe mai. Ma sono certo che abbiamo tutte le carte in regola per farci rispettare anche nel girone di ritorno.
Quale squadra secondo è candidata alla promozione diretta, e quali le squadre candidate per i play off?
Sai nel calcio non si sai mai, ma credo che il Misterbianco ha sicuramente una rosa attrezzatissima e un tecnico preparato. E’ la compagine più quotata, di certo è un gradino sopra a tutte.
Ma anche la Ciclope Bronte e il Motta sono di certo due compagini di tutto rispetto. Credo che queste tre di certo finiranno lassù. Lascia decidere agli altri se l’Enna è da prime della classe oppure una comparsa. Occhio anche alla Leonfortese, che nel mercato invernale si è rinforzata molto.
– Qual è la parola chiave nella tua filosofia di lavoro?
Io credo che il lavoro e il sacrificio sia alla base di tutto. Sono un tecnico molto minuzioso a livello tattico e che cerca di fare fortino nella fase difensiva. Credo che alla base dei successi ci sia sempre la solidità difensiva, ma non per questo trascuro la fase offensiva. Ricordo che l’anno scorso giocavo con praticamente 4 punte e quest’anno non siamo certo da meno, ma di certo sono aiutato da questi ragazzi che seguono e mettono in atto ogni mia visione calcistica.
C’è un aneddoto di quest’anno che ti porti sotto l’albero? Il 26 novembre andiamo a Misterbianco ad affrontare la squadra – a detta di tutti la più quotata a vincere il torneo -, siamo in una situazione rimaneggiata e poco idilliaca, ma i ragazzi scesi in campo fanno una partita a dir poco perfetta (a dimostrazione che alleno 22 titolari). Battiamo l’avversario 0 a 2 e portiamo a casa una delle vittorie più belle, contro un avversario che in casa aveva fatto risultati devastanti.
Mi reputo l’allenatore più fortunato del mondo, che da tre anni allena ad Enna (è casa mia!), uno dei gruppi più giovani della categoria,che ha fatto esordire gran parte di loro in prima squadra, dai 97,98,99 e quest’anno anche 2000.
Quindi la mia soddisfazione è doppia e senza ombra di dubbio mi fa ben sperare per il futuro dell’Enna calcio che ha puntato su un progetto così giovane.
Un augurio a chi segue la nostra squadra. Il mio augurio è che questa società, questa squadra e i nostri fantastici tifosi all’unisono possiamo toglierci le soddisfazioni che meritiamo. Il mio augurio è anche quello di gettare le basi, così come sta facendo questa società, con in testa i presidenti Grippaudo e Stompo, il nostro A.D. Montesano e il DG Riccardo Caccamo, per riportare l’Enna lì dove gli compete e dove la vorremmo tutti!
Colgo l’occasione per augurare un felice e buon anno a tutti, con la speranza che sia un anno pieno di soddisfazioni a tinte gialloverdi!
Paolo Interlando
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