Ci sarebbe un difetto di notifica nell’invio delle cartoline-avviso per i residenti all’estero iscritti all’Aire con diritto di voto in Italia. Ennesimo ricorso?
Elezioni regionali siamo al capolinea? Ma che! La ripetizione parziale delle elezioni regionali dello scorso 5 ottobre in sei sezioni di Pachino e tre di Rosolini potrebbe non essere l’epilogo della vicenda. Insomma ci sarebbero tutti i presupposti per ritornare nuovamente nelle aule di tribunale. Al centro della querelle questa volta c’è la trafila burocratica che non sarebbe stata seguita alla perfezione.
Tagliando corto ci sarebbe stato un difetto di notifica: gli iscritto all’Aire (anagrafe italiani residenti all’estero), vale a dire i cittadini italiani all’estero con diritto di voto in Italia non sarebbero stati avvisati della tornata regionale supplitiva tramite la ‘cartolina-avviso’, prevista dalla legge (leggi sul sito del governo). Gli iscritti all’Aire, inseriti nelle liste elettorali, vanno infatti avvisati delle elezioni tramite una specifica cartolina-avviso che in tempo utile deve essere spedita ai connazionali residenti all’estero con diritto di voto in Italia. A quanto pare e da quanto si apprende in queste ore, le cartoline avviso non sarebbero state spedite perché gli uffici regionali non li avrebbero forniti agli uffici elettorali di Pachino e Rosolini. La notizia ha del clamoroso e se confermata potrebbe essere presupposto per riportare la battaglia politica all’interno delle aule di tribunale.
Vista la situazione il potenziale ricorrente potrebbe chiedere il ritorno allo status ante quo e cioè alla situazione prima delle tornata dello scorso 5 ottobre che in soldoni significherebbe fuori Pippo Gennuso dentro nuovamente Pippo Gianni. Da quello che si apprende sarebbero all’incirca 800-900 gli appartenenti all’Aire pachinesi che avrebbero dovuto ricevere cartolina-avviso perché iscritti nei registri delle sei sezioni elettorali cittadine chiamate al voto lo scorso 5 ottobre. Ma queste cartoline-avviso non sarebbero mai partire.
Quasi 1000 persone dunque, alle quali andrebbero aggiunte quelle di Rosolini, un numero di elettori che sulla carta, se fossero tornati in Italia ad esercitare il diritto di voto nella mini tornata elettorale regionale dello scorso 5 ottobre, avrebbero potuto cambiare gli esiti venuti fuori dalle urne. Una anomalia insomma che potrebbe essere alla base di un ulteriore controricorso e di una ennesima battaglia in aula. Un futuro ricorso potrebbe presagire una ulteriore votazione, dopo naturalmente l’invio delle cartoline-avviso. Il chè riaprirebbe i giochi sia sul fronte Gennuso- Gianni che su quello caldissimo interno al Pd tra Cafeo e Marziano.
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