Palermo – Dal 23 Aprile ad oggi ma viene a mancare il numero legale per il voto sul disegno di legge Vinciullo-Di Marco sull’acqua pubblica. Uno degli spiragli di luce per i comuni “non ribelli” per vedersi riconsegnati gli impianti del servizio idrico, è stato oscurato dall’Ars che non si è espressa sul disegno di legge n. 693. E’ amaro lo sfogo di coloro che hanno presentato il ddl: <<Ancora una volta l’Assemblea Regionale Siciliana – dicono Vinciullo e Di Marco – non approva il Disegno di Legge che riconsegna ai 10 comuni della provincia di Siracusa l’acqua che è un bene pubblico che non appartiene ai privati. Qualsiasi ulteriore commento, è superfluo! E’ evidente che ci troviamo di fronte a forze occulte ostili o ad evidenti ostacoli frapposti dal “destino” che non vogliono e non permettono che l’acqua ritorni pubblica in provincia di Siracusa. Nonostante la presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, ieri sera retta dal Vicario Venturino, non ci ha, certamente, aiutati con la conduzione dell’Aula, continuiamo la nostra lotta e chiediamo ai cittadini tutti di unirsi alla nostra battaglia affinché si impedisca un ulteriore scippo a danno della comunità siracusana”.
Non ci sono commenti per adesso, vuoi scrivere un commento?
Scrivi un commento