Ristrettezze economiche per il Comune, a scendere per strada e sanificare la città ci pensa il comparto agricolo a proprie spese.
di Turi Moncada. Nessuna divisa solo tute bianche, niente fucili ma lance a spruzzo, per le strade non si ode il cigolare dei carri armati ma il suono rombante di trattori e dei loro motori. A Pachino, nella Patria del pomodoro ciliegino Il comparto agricolo dichiara guerra al terribile nemico invisibile, il covid19. E lo fa scendendo in campo, in un momento così drammatico, sanificando l’intero territorio comunale, palmo a palmo. E lo fa pure a proprie spese e con mezzi privati visto che il Comune è senza il becco di un quattrino. Una trentina tra trattori, furgoni e mezzi agricoli sono scesi in strada battendo l’intero circondario dalla borgata di Marzamemi fino alla periferia sud della città nei pressi del mercato ortofrutticolo, oltre un centinaio le persone impegnate a spargere il liquido disinfettante.
Si diceva del Comune che vive ormai da tempo una atavica condizione di ristrettezza di cassa. Niente soldi insomma. Ma la sanificazione andava fatta. Così in breve tempo da un giro di chiamate per verificare la disponibilità degli agricoltori, ottenuta nell’immediato l’autorizzazione degli uffici, si è passati all’organizzazione logistica e alla sanificazione vera e propria del territorio. A fornire il prodotto sanificante sono stati due grandi gruppi pachinesi che operano ormai da anni nel settore vivaistico: Raggio Verde di Franco Ristuccia e Area Verde con Peppe Borgh. Contadini ed agricoltori hanno fatto il resto, caricando le cisterne e marciando compatti.
Una carica di tute bianche. Osservando la loro avanzata dagli spioncini e da dietro le finestre, qualcuno ha applaudito. Un gesto banale fino ieri, oggi però liberatorio, esorcizzante dell’angoscia e delle paure di un momento così drammatico. Cortili, strade, portici, piazze. L’esercito di agricoltori in bianco, indossando quella divisa fatta di mascherine e tute, avanzava spargendo il disinfettante e salutando con la mano, rassicurando un po’. Piccoli gesti ma molto apprezzati in un momento come questo.
Quando questa cupa notte finirà, perché nessuna notte è eterna, ricordiamoci di loro. Magari acquistando prodotti nostrani, i così detti chilometro zero. Non tutto ciò che viene affrontato può essere cambiato ma niente può essere cambiato se non viene affrontato. Quantomeno, a cambiare la situazione, ci stanno provando. Gli agricoltori un giorno salveranno e conquisteranno il Mondo, qualcuno crede che sia così. Beh non possiamo saperlo. Forse, chi lo sa. Intanto di certo hanno conquistato e rafforzato, se ancora ce ne fosse bisogno, la stima che nutriamo verso di loro.
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