Piazza Armerina – Si è tenuto il congresso regionale Sappe, il sindacato più rappresentativo del Corpo di Polizia Penitenziaria. Tra gli argomenti trattati anche le sorti delle carceri di Noto, Siracusa e Augusta. Presente il vice segretario provinciale Salvatore Gagliani: <<Il nostro Congresso cade in un momento davvero particolare e delicato dalla vertenza in atto con il Governo sullo sblocco del tetto salariale per il Comparto Sicurezza alle ancora persistenti criticità del sistema penitenziario. La nostra Organizzazione Sindacale intende rilanciare il ruolo della polizia penitenziaria nell’ambito complessivo del sistema penitenziario, proponendone una nuova organizzazione e un nuovo assetto. In sintesi, credo sia pleonastico pensare ad un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria senza migliorare le condizioni relative ai detenuti e viceversa. Occorre intraprendere dei percorsi di rinnovamento globale in particolare, la tutela della salute e della sicurezza nella pubblica amministrazione. Concludo col motto che contraddistingue questa gloriosa organizzazione sindacale – RES NON VERBA – affermando fortemente che i direttori dei carceri sono gli unici soggetti responsabili che devono garantire ogni singolo agente di polizia penitenziaria sotto il profilo della salute e della sicurezza, a fronte di quanto detto, non è così assurdo pensare alla possibile sussistenza di un diritto degli agenti di polizia penitenziaria ad essere risarciti dall’Amministrazione a causa di fatti connessi al mancato rispetto da parte del datore di lavoro di quelle che sono le vigenti norme sulla sicurezza>>.
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