Gazzetta del Mediterraneo

Chiesa San Gaetano, tre rintocchi del parroco e quel Cristo ‘bruciato’ a perenne ricordo

Chiesa San Gaetano, tre rintocchi del parroco e quel Cristo ‘bruciato’ a perenne ricordo
12 dicembre
14:22 2014

E’ tornata fruibile al pubblico la chiesa san Gaetano, due  anni e mezzo dopo l’incendio doloso che la rese inagibile. Un obiettivo  raggiunto con fondi della Conferenza episcopale italiana e, in parte,  con le donazioni di tante persone che nel loro piccolo hanno voluto  contribuire alla copertura dei costi per il restauro. Ottimo il lavoro  svolto all’interno, in un progetto coordinato dall’architetto Massimo  Bovo e con la costante supervisione di don Gianluca Manenti, parroco della chiesa san Gaetano.

<E’ stato fatto un ottimo lavoro – afferma  don Manenti – la chiesa è stata restituita ai fedeli e nei tempi  previsti>. Tanta la commozione al momento dell’apertura del portone,  realizzato dai fratelli Tuccitto, artigiani portopalesi, con i tre  rintocchi del parroco prima del momento storico in cui i fedeli hanno  rimesso piede all’interno della chiesa, riconsacrata per la  circostanza. Una cerimonia solenne che ha visto anche la presenza del  vescovo della Diocesi netina.  I lavori di restauro hanno messo in  evidenza le colonne antiche.

Alle spalle dell’altare, oltre alla statua  della Vergine Maria, anche quello che rimase del Cristo morto dopo l’incendio del luglio 2012. (nella foto) crito bruciato<Lo abbiamo collocato in quel punto a perenne  memoria di quella tragica sera di luglio in cui, mani ignote  danneggiarono pesantemente la struttura>. La statua di Gesù in croce,  oggi posta alla sinistra del parroco, fu l’unica cosa a non finire  avvolta dalle fiamme. Il parroco ha anche incaricato uno studioso locale che ha effettuato delle ricerche all’archivio della curia di  Siracusa e di Noto per far luce sulle origini della prima parrocchia locale.

Nella foto  la statua sacra del ‘Cristo morto’ rimasto gravemente danneggiato dalle fiamme scaturite dall’incendio di quella tragica notte di luglio di due anni fa. Oggi è diventato il simbolo  della caparbietà di una intera comunità nel voler a tutti i costi riavere la chiesa di San Gaetano.   Quella statua, annerita dalle fiamme, ora è lì, dove tutti possono vederla,  a perenne ricordo di quanto accaduto.

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