PACHINO e PORTOPALO. C’è anche una bozza di accordo con il Metropolitan Museum di New York tra gli argomenti trattati dalla prima giunta regionale del 2015 del governo Crocetta non c’è tuttavia il tanto conclamato stato di calamità strombazzato dall’assessore regionale Caleca, da sindaco di Pachino Bruno e dall’on Marziano dalla ‘sopraelevata’ del Palmento di Rudinì appena una settimana fa.
Aveva annunciato un ‘ristoro imminente’ per i serricoltori colpiti dall’anomala ondata di maltempo dopo la proclamazione, da parte della giunta regionale, dello stato di calamità per le zone colpite dalle avverse condizioni meteo, sopratutto Pachino e Portopalo. Da quelle dichiarazioni è trascorsa una settimana ma nulla di concreto si vede all’orizzonte. Era il 9 gennaio scorso quando l’assessore regionale Antonio Caleca aveva rassicurato i serricoltori. A distanza di una settimana ancora si attende. Accanto a lui c’era il sindaco Roberto Bruno e l’on Bruno Marziano.
E c’è di più. La giunta regionale si è riunita lo scorso 13 gennaio ma nessuno stato di calamità è stato dichiarato. Al contrario ci sono molte nomine, a partire da quelle che riguardano le aziende sanitarie provinciali di Enna, Caltanissetta e Catania, c’è anche un cambio al vertice del corpo forestale ed un accordo, una convenzione per la precisione, con il museo di New York. Tutte cose che, a questo punto, al governo regionale sono sembrate più importanti ed impellenti delle condizioni in cui versano gli agricoltori pachinesi e portopalesi. Insomma tutto, tranne qualcosa che riguardi il tanto conclamato stato di calamità per le zone del sud-est siciliano colpito dal maltempo della notte di Capodanno.
Insomma i produttori pachinesi rischiano di essere di nuovo presi in giro. Anche perché l’assessore Caleca aveva ampiamente rassicurato gli agricoltori andando oltre allo stato di calamità e parlando di un ‘ristoro immediato’ dei danni subiti. Cioè soldini che sarebbero dovuti arrivare ‘entro qualche giorno’ ma dei quali tuttavia non si vede neanche l’ombra. La proclamazione dello stato di Calamità doveva essere poi poco meno che una formalità ma, a quanto pare, anche per questa formalità ci sarebbero state delle complicanze visto che è passata una settimana, la prima giunta è stata fatta e dello stato di calamità rimangono solo le parole dell’assessore Caleca e un comunicato che sa di ulteriore beffa.
Non tutto è perduto tuttavia, aspettiamo con pazienza le prossime riunioni di giunta del governo regionale. Ad oggi però niente di concreto solo proclami. Sull’argomento è intervenuto anche il parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo leggi qui.
Turi.Moncada.
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