Pochissimi giocatori in allenamento, domani la squadra portopalese potrebbe non presentarsi.
Non c’è pace per il Portopalo Calcio. Dopo il turno di riposo, la squadra è chiamata domani ad affrontare in trasferta il Per Scicli, per la nona di andata del campionato di prima categoria siciliana (girone F). Il rischio, più che concreto, è di non presentarsi in campo. Nella seduta di allenamento di giovedì, i giocatori presenti erano utili a comporre a malapena una squadra di calcio a 5. Tante le assenze: oltre a 2 squalificati (Gregorini e Basile) e 5 infortunati (Mammana, Cancemi, Luciano, Carbè), si sono aggiunti alcuni elementi (Ferro e Nastasi) partiti in ferie insieme con l’allenatore Ferlisi (“vacanza fissata da tempo”, fanno sapere dallo staff societario portopalese). A rendere tutto più complicato anche le assenze di giocatori locali che non si sono presentati all’allenamento. Una miscela devastante che sta facendo vagliare ai vertici dirigenziali, a partire dal presidente Gianluca Manenti, persino l’ipotesi di “un ritiro della squadra”.
In questo vero e proprio caos si innesta anche il problema della disponibilità di un portiere, considerato l’infortunio del titolare Luciano (che sarà disponibile solo tra due settimane) e del secondo Cavarra, indisponibile per impegni di lavoro. L’eventuale alternativa tra i pali, Peppe La Marca, è in vacanza con mister Ferlisi. Una situazione disastrosa. In preallarme tra i pali ci sarebbe anche l’ultracinquantenne Peppe Sipione (ex Garofano Rosso, Pachino, Buccheri, Atletico Pachino e Rosolinese) che passerebbe direttamente da un incarico di supporto tecnico al ruolo di guardiapali in campo. I pochissimi giocatori presenti regolarmente alle sedute di allenamento si sono detti “molto sorpresi e sconcertati”.
Il capitano Fabrizio Cultrera non vuole abbandonare la barca in affondamento e invita tutti a fare altrettanto. “Non mi è mai capitata, nel mio ormai lungo percorso calcistico, una situazione simile. – afferma Cultrera – Cerchiamo di fare quadrato e arrivare a dicembre per vedere come potenziare la rosa. E’ chiaro che continuare con pochissimi giocatori ad allenarsi e adesso con il dubbio di presentarsi in campo per l’impegno di campionato rappresenta una situazione molto negativa. Portopalo è stato in questi anni un esempio per le società del girone, non si può buttare tutto in così poco tempo. Io sono sempre presente in allenamento, onoro la fascia che mi è stata affidata giorno dopo giorno”.
A far rumore è anche l’assenza di giocatori locali. I segnali confortanti, lanciati settimanalmente dai vertici societari, si stanno scontrando con difficoltà sempre più gravi. Dal direttivo dei soci, pur sottolineando la contrazione delle entrate, c’è chi smentisce categoricamente problemi insormontabili di natura economica. “Il problema è la carenza di giocatori”, afferma un componente dell’assemblea dei soci che poi aggiunge: “E’ triste vedere sedute di allenamento con meno di dieci giocatori presenti”.
Per il Portopalo continua, purtroppo, una discesa verso il basso che non riguarda tanto la situazione in classifica (del tutto rimediabile e per nulla compromessa) quanto l’assetto generale, con una dirigenza che non riesce a trovare il bandolo della matassa per giungere ad una svolta positiva. I segnali incoraggianti, arrivati dopo l’innesto di tre nuovi “fuoriquota”, sono stati azzerati da una situazione di totale emergenza che mette a rischio persino la presenza alla sfida di domani sul campo del Per Scicli. Gli elementi per raddrizzare la stagione, risalendo la china in graduatoria, ci sono ma a condizione di trovare un’effettiva compattezza. Il confronto con le altre compagine del girone induce all’ottimismo. Recuperando serenità la stagione potrebbe essere salvata.
L’amministratore delegato Corrado Lentinello interviene mettendoci la faccia. “Il territorio non sta rispondendo, – afferma Lentinello – tanti sponsor si sono tirati indietro. Senza gli sforzi consistenti ed encomiabili del gruppo imprenditoriale Candiano saremmo già out. Purtroppo il problema è legato ai giocatori: su 37 tesserati ne abbiamo disponibili soltanto 9. E aggiungo che i giocatori portopalesi, tranne rare eccezioni, sono quelli che fanno registrare gli atteggiamenti più negativi. Siamo in emergenza anche per le squalifiche, gli infortuni e impegni vari presi da alcuni giocatori che ci hanno tolto qualcosa come una decina di giocatori”. Lentinello smentisce qualsiasi ipotesi di smantellamento. “Abbiamo il 70% di possibilità di continuare, dobbiamo arrivare a dicembre e all’apertura delle operazioni di mercato. Faremo di tutto per restare in lizza in prima categoria, cercheremo di effettuare operazioni di mercato in entrata e in uscita per avere le possibilità di lottare fino alla fine per la salvezza, anche se è sempre più difficile trovare giocatori in giro”.
Sull’ipotesi ritiro, Lentinello aggiunge: “Nessuno vuole ritirare la squadra, auspichiamo da qualche altra realtà del territorio un supporto economico per coprire le spese da affrontare. E’ il momento più difficile da quando è partita l’avventura dell’Asd Portopalo, sette anni fa”. Le parole dell’Amministratore delegato sono chiare. La società deve trovare una via d’uscita che non sia il ritiro dal campionato che rappresenterebbe una resa incondizionata, una vera e propria vergogna.
Sertac
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