Noto – Affronta la questione del servizio idrico integrato il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. Alla luce delle recenti novità, dalle dimissioni dell’ex commissario Buceti, alla nomina del nuovo assessore Calleri, fino ad una nuovo società che ha rilevato la gestione Sai 8. Il primo cittadino di Noto non ha dubbi e vuole la ripubblicizzazione del servizio: <<Quando registrato in questi ultimi mesi in tema di Servizio Idrico Integrato – dice Corrado Bofanti – è tipico di questa nostra martoriata regione Siciliana e delle immancabili incongruenze politico-amministrative. Non esiste nessuna soluzione percorribile che non sia quella della ripubblicizzazione del servizio così come sancito dal responso referendario. Le iniziative, post fallimento Sai8, sono il frutto di una preoccupazione legata alla continuità del servizio a causa della paventata incapacità degli Enti pubblici alla gestione diretta a causa della lunga interruzione coincidente con il periodo fallimentare a gestione privata. Sia il Governo regionale, con l’ex Assessore Marino coadiuvato dal commissario Buceti, che la Curatela Fallimentare, si sono cimentati in progetti di gestione che, a oggi, non hanno ancora prodotto uno stralcio di piano industriale valutabile. Progetti di gestione che hanno avuto come unico e solo obiettivo quello di salvaguardare la continuità del servizio e di assicurare a tutti i soggetti coinvolti, lavoratori, imprese e utenti, per quanto possibile, il soddisfacimento delle relative legittime aspettative>>.
Il sindaco di Noto parla delle possibili prospettive future e dell’importanza delle decisioni che potrebbero essere prese a Palermo: <<In questo periodo tutti i Comuni coinvolti – dice Corrado Bonfanti – si sono attivati per approntare un’organizzazione all’altezza del compito e il Comune di Noto è stato ed è tra i più attivi nell’ideazione e proposizione di soluzioni adeguate e sostenibili di gestione in house, singola e in sub ambito. E’ comunque incontestabile che la parola definitiva spetta all’ATO Idrico di Siracusa, unico concessionario dal quale bisogna ricevere le opportune autorizzazioni. Non è pensabile che le dichiarazioni dell’ex Assessore Marino, persona seria e corretta, circa la determinazione di ritornare ad ogni costo alla gestione pubblica del SII, siano state il frutto di una decisione personale; è, invece, certo che quanto finora oggetto d’intervento da parte dell’Assessorato e del Commissario Ato, siano la logica emanazione di direttive del governo regionale. Se questo è vero com’è vero, nessun dubbio circa la posizione che assumerà il neo Assessore Calleri e la sua diretta emanazione commissariale, in sede Ato, di prossima nomina. Resta, per ultimo, non certo per importanza della soluzione contenuta, il DDL Vinciullo/De Marco, incardinato tra i punti in discussione all’ARS il prossimo 23 aprile. L’approvazione della norma se da un lato consente una perequazione di trattamento per i 21 comuni riconducibili al nostro Ambito, dall’altra provocherebbe lo sconforto di alcuni dei Comuni “obbedienti” del tutto impreparati alla gestione diretta>>.
Bonfanti vuole agire per tutelare i diritti dei suoi concittadini: <<Nel ripetere la mia decisione per una gestione diretta del servizio, non posso fare altro che seguire con la massima partecipazione l’evoluzione della contorta vicenda, assumendo tutte le determinazioni che facciano emergere la difesa dei diritti inderogabili dei miei concittadini>>
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