Il responsabile provinciale del Movimento “Fiamma Tricolore” Pietro Roccarro non concorda con l’amministrazione comunale e con il presidente dell’associazione turistica Pro Loco Peppino Corsico su come possa, il Carnevale avolese, riaccendere l’economia della città.
“Vorrei capire come si può parlare di far ripartire l’economia quando, in un periodo di profonda crisi economico-occupazionale che sta soffocando le famiglie avolesi e non solo, ci sono persone che non riescono a garantire un piatto di pasta ai propri famigliari” ha dichiarato Roccaro il quale continua affermando che l’economia è strettamente legata all’occupazione lavorativa. “Ci sono persone che non lavorano da mesi, causa anche delle cattive condizioni climatiche e se riescono a fare un giorno di lavoro cercano innanzitutto di acquistare beni alimentari non certo di andare a comprare nelle bancarelle di Carnevale” continua in modo duro Roccaro che tutte le sere vede padri di famiglia disperati in piazza principale alla ricerca anche di un solo giorno di lavoro.
“Mi chiedo anche, in un comune a pre-dissesto finanziario, e quindi sempre sotto esame dal punto di vista economico-finanziario, come si può scegliere di investire circa 30 mila euro per una festa piuttosto che affidarli ai Servizi Sociali dove giornalmente decine di persone si presentano disperati perchè non riescono a garantire da mangiare alla propria famiglia” ha dichiarato ancora Roccaro il quale volentieri avrebbe rinunciato al Carnevale per “sostenere” chi veramente ha bisogno.
“Magari bastasse il carnevale a riaccendere l’economia” ha concluso il responsabile provinciale del Movimento “Fiamma Tricolore”
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