Le aliquote comunali su tutti quei beni immobili che non riguardano la prima casa sono state aumentate al massimo. La determina è stata discussa animatamente ieri sera nella seduta civica svoltasi a Palazzo di Città dove la maggioranza, stando alle dichiarazioni dei consiglieri di “Avola la nostra terra” e dello stesso sindaco Luca Cannata, ha dovuto approvare l’aumento. Questo è dovuto al fatto che l’amministrazione comunale ha duvuto accedere al fondo di rotazione per la realizzazione del secondo Piano di Riequilibrio Finanziario. Questa situazione ha comportato necessariamente, a loro dire, l’aumento di tutte le aliquote comunali sui beni immobili, esclusa la prima casa per la quale è stata “inventata” la Tasi. L’imposta sulla prima casa è infatti fissata dallo Stato Centrale a 2,50%.
Il consiglio comunale è stato acceso e dibattuto tra maggioranza ed opposione, quest’ultima ferma sulle proprie idee anche se questa volta ha dovuto precisare come le aliquote comunali non erano ancora al massimo come sostenuto in precedenza. Certo questa situazione graverà ulteriormente sulle tasche dei contribuenti che già non versano in ottime condizioni. La precaria situazione economico-finanziaria dei cittadini quindi verrà aggravata dall’aumento delle tasse sulle seconde case, attività commerciali, terreni agricoli e quant’altro i cittadini sono riusciti a costruirsi, fino ad oggi, con il sudore della propria fronte.
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