ESCLUSIVO: “Giorno 18 si ritorna in piazza perché questa vicenda merita una replica, soprattutto per quanto è stato detto. Merita anche un chiarimento per quanto accaduto, e bisogna chiedere scusa anche se già in parte lo ha fatto mio figlio. Ho notato che nessuno dei sostenitori di questa maggioranza ha stigmatizzato un atteggiamento discutibile nel togliere il microfono per non far parlare il professore Salvatore Vaccarella”. Queste le parole del leader dei Forconi Mariano Ferro a qualche giorno dai “fatti” avvenuti sul sagrato della chiesa Madre, sabato scorso, a conclusione del dibattito sulla opportunità di eliminare la delibera relativa al pagamento del suolo e luoghi pubblici approvata dalla maggioranza del sindaco Luca Cannata. “Sono arrabbiato perché non sopporto che si dicano cose false che purtroppo sono state dette. Nessuno ha chiesto deroga dei 256 euro del pagamento della piazza” ha dichiarato Ferro sottolineando che non ha mai chiesto nulla né ai piccoli né ai grandi potenti “anzi, questa è una piccola parentesi, – sostiene – io ho detto di no ad un posto del Presidente della Regione, forse sono stato imbecille ma ho voluto sostenere la causa del Movimento dei Forconi” spiega Ferro che probabilmente terrà la manifestazione proprio in piazza Umberto I e non sul sagrato della chiesa “perché la piazza è dei cittadini e non del sindaco e non si può far pagare per un evento culturale o di manifestazione per smuovere le coscienze dei cittadini” continua Ferro che inviterà le forze di opposizione a sostenere questa causa. Il sindaco però non sarà invitato. “Se il sindaco vuole rispondere si prende la piazza e replica” sostiene Ferro.
Il leader dei Forconi è inoltre convinto della causa che ha spostato e soprattutto non intende fare nessun passo indietro. Lo dimostra il fatto che giorno 18 sarà nuovamente in piazza per ribadire l’abolizione di quell’atto deliberativo della maggioranza. “Il prezzo che io e la mia famiglia stiamo pagando è altissimo e non ci possono essere né arroganti né prepotenti che ci possano far tornare indietro” è ancora il commento di Ferro che però sabato prossimo non potrà essere in piazza a sostenere la manifestazione contro i querelati dell’amministrazione “anche se la protesta è soprattutto contro quest’atteggiamento tenuto dall’amministrazione perché non si può querelare o sospendere un vigile urbano conosciuto da tutti in città solo perché col telefonino si è collegato a internet per un solo minuto per fare da paciere in una discussione” continua Ferro riferendosi al “caso” del vigile urbano sospeso per 11 giorni perché aveva postato un commento sul social network Facebook.
Ferro, che ha votato l’attuale sindaco Cannata ricorda, con un po’ di amarezza, di aver avuto più volte a casa sua il piacere di ospitare un giovane intraprendente nel quale aveva riposto grande fiducia. “Non mi aspettavo però che cambiasse in questo modo. La prima avvisaglia l’abbiamo avuta quando abbiamo sottolineato che l’aliquota Ici era alta. Io non sostengo che il sindaco ha imposto le tasse, dico che un amministratore a volte deve fare politica imponendosi contro un Governo che obbliga i sindaci a mandare un decreto ingiuntivo ad un disoccupato. E questo lo dico non solo al sindaco di Avola ma a tutti i sindaci” spiega Ferro che ha chiesto anche al presidente nazionale dell’Anci di modificare l’iter di un provvedimento che sanziona e punisce un disoccupato che non può pagare. I Forconi giorno 13 saranno inoltre a Vittoria dove un uomo che ha perso il lavoro e con un figlio disabile non può pagare e il mutuo rischia di perdere la casa. “Mi piacerebbe che i sindaci, indossando la propria fascia, venissero con noi a difendere queste persone. Però nessuno vuole fare il fuorilegge, ma preferisce tassare e festeggiare e mi auguro che se il Piano di Riequilibrio dovesse essere approvato quei 8 milioni di euro non vengano usati per feste e festini come sta accadendo in altri paesi” continua Ferro.
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