La notizia del mancato avvio degli interventi di messa in sicurezza del costone della riserva di Cavagrande del Cassibile ha suscitato le prime proteste. Il primo a voler puntare i riflettori sulla maggiore attrattiva turistica del territorio è il presidente dell’associazione turistica Pro Loco di Avola, Peppino Corsico, il quale sottolinea l’importanza turistica e commerciale dei Laghetti che ogni anno attirano quasi 70 mila visitatori, il cui 80% arriva da fuori Italia, e dichiara “non può essere decisione di un ufficio l’avvio dei lavori di messa in sicurezza del costone della riserva che probabilmente rimarrà chiusa per il secondo anno consecutivo”.
Secondo il presidente della Pro Loco inoltre la mancata fruizione della riserva graverà del meno il 40% sulle attività alberghiere e sulla ristorazione. Un fenomeno che purtroppo, in un periodo di profonda crisi economico-occupazione una città non dovrebbe permettere. “L’ufficio di competenza dell’azienda forestale non può fare il bello e cattivo tempo decidendo le sorti turistiche di una città” ha dichiarato Corsico il quale spera che gli Enti di competenza si attivino al più presto per trovare una soluzione immediata e non attendono, come di solito succede, l’ultimo momento per attenzionare una situazione che sarebbe dovuta essere risolta già mesi fa.
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