Palermo – Brutale aggressione ai danni di una Assistente Sociale del Comune di Palermo. Durante lo svolgimento del proprio lavoro, la professionista è stata aggredita da alcuni manifestanti del gruppo dei “senza casa”. L’assistente sociale stava cercando di riportare la calma e sedare gli animi ma è stata pestata e poi trasportata in ospedale. Dopo l’ennesimo episodio di violenza ai danni di un assistente sociale è intervenuto il Sunas, sindacato di categoria, che da anni si batte per la tutela della professione: <<La Segreteria Nazionale e la Segreteria Regionale del SUNAS Sicilia – dicono rispettivamente Salvatore Poidomani e Luca Giurdanella – esprimono grande preoccupazione per i fatti avvenuti nei giorni scorsi a Palermo e che hanno fatto registrare l’ennesima aggressione nei confronti di un’assistente sociale del Comune che ha cercato soltanto di riportare la calma durante una manifestazione di protesta. Vogliamo innanzitutto manifestare vicinanza e solidarietà alla collega augurandole una pronta guarigione. Non intendiamo dare giudizi sommari o criminalizzare il comportamento dei manifestanti, magari frutto di esasperazione e disperazione, sul disagio. Ciò che ci preoccupa maggiormente è il fatto che le aggressioni e gli atti di violenza nei confronti degli assistenti sociali e più in generale dei professionisti dell’aiuto, non sono fatti isolati, ma si susseguono quasi quotidianamente, evidentemente anche a causa delle crescenti condizioni di disagio prodotte dalla drammatica crisi che investe il nostro Paese e la Sicilia, che coinvolgono larghe fasce di popolazione e che contribuiscono ad acuire forme di tensione sociale che spesso sfociano in atti di violenza. Per questo come Sindacato Professionale, impegnato da sempre in un’azione di tutela della professione e degli assistenti sociali, ma anche di proposta e di promozione per lo sviluppo di politiche sociali realmente rispondenti ai bisogni dei cittadini, ribadiamo la necessità che la politica e le istituzioni, in particolare coloro che hanno responsabilità di governo, sostengano ed attuino programmi tesi a potenziare gli interventi e i servizi sociali, rivedendo la logica dei continui tagli ai fondi destinati al sociale e alla salute. Da tempo affermiamo che è possibile conciliare le esigenze di risparmio con l’attuazione di un sistema integrato dei servizi efficace ed efficiente, liberando risorse attraverso la riduzione degli sprechi, la lotta alla corruzione, la riqualificazione della spesa. Rispetto alla questione specifica il SUNAS continuerà a chiedere la predisposizione di specifiche misure di prevenzione e di tutela tese ad un adeguato riconoscimento del rischio professionale, garantendo idonee condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro>>.
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