Gazzetta del Mediterraneo

Pachino. Il Tar boccia il ricorso di Nino Iacono, non si torna a votare

Pachino. Il Tar boccia il ricorso di Nino Iacono, non si torna a votare
09 ottobre
19:14 2014

Rigettato il ricorso di Iacono, nessun ritorno alle urne per le comunali ma non è escluso che si faccia appello al Cga di Palermo.

Non ci sarà alcun ritorno alle urne per le elezioni amministrative. Almeno questo è quello che ha sentenziato il Tar di Catania. Il tribunale etneo si è espresso  mercoledì scorso sul ricorso presentato dal candidato alla carica di primo cittadino Nino Iacono giunto terzo alle ultime comunali alle spalle di Andrea Ferrara.  La seconda sezione del Tar di Catania ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Iacono (assieme a Salvatore Blundo) con il quale si chiedeva  l’annullamento del verbale dell’ufficio elettorale centrale relativamente al primo turno ed al turno di ballottaggio per un presunto errore nell’assegnazione dei voti sia delle liste che dei candidati alla carica di consigliere comunale. Insomma in parole povere la richiesta era quella di ritornare alle urne per errori commessi nell’assegnazione dei voti. vinciullo bruno 

Il tribunale amministrativo etneo ha tuttavia dichiarato inammissibile il ricorso “per omessa impugnazione della proclamazione del sindaco”. In parole povere sarebbe stato chiesto di annullare le elezioni solo per ciò che riguarda la parte del consiglio comunale senza chiedere l’annullamento anche per la proclamazione del sindaco. “Nell’attuale sistema elettorale dei comuni – fanno infatti notare i togati del Tar – l’elezione del consiglio comunale è strettamente legata a quella del sindaco”. Dunque bisognava impugnare il verbale sia del consiglio comunale che della proclamazione del sindaco. Cosa che non sarebbe stata fatta. (Nella foto il parlamentare regionale Vinciullo con il sindaco Bruno).

 La maggioranza ha festeggiato. Assieme al sindaco Bruno c’era anche il deputato regionale  del Ncd Vincenzo Vinciullo e l’avvocato Marcello Scùrria che ha difeso le posizioni dei resistenti. “E’ il trionfo della giustizia”  ha detto Vnciullo.  “Dopo quello che abbiamo visto per le regionali – ha aggiunto il parlamentare – possiamo dire che esistono dei giudici anche in Sicilia, la giustizia è ritornata ad essere quella dea bendata che non guarda in faccia  nessuno. Ringrazio l’avvocato Marcello Scùrria per la sua abituale competenza e capacità. Qualcuno vuole mettere i bastoni fra le ruote di una amministrazione capace che sta facendo bene per questa città”. Il sindaco Roberto Bruno, dal canto suo, si è detto soddisfatto.  “E’ stato un tentativo da parte dei soliti mistificatori di creare tensione e fare terrorismo – ha detto il primo cittadino  – La leggittimità a governare è conferita dal voto popolare e bisogna accettarlo. Poi ci sono delle cellule impazzite che con i ricorsi vorrebbero creare  difficoltà. Non ci fermiamo, cambieremo questa città piano piano iniziando dalle piccole cose ”.  

Tuttavia la questione non sembra chiusa qua. Anzi. Dal quartier generale di Nino Iacono infatti fanno sapere di essere intenzionati a ricorrere al Cga di Palermo (leggi qui). “Si perderebbe una opportunità – ha detto Nino Iacono -e cioè quella di fare luce sulla vera volontà popolare, visto che sono palesi gli errori nell’assegnazione dei voti in alcune sezioni”. 

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