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Pachino – Proseguono i servizi posti in essere dai Carabinieri della Compagnia di Noto finalizzati alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della giornata di martedì 23 febbraio i militari dell’Arma hanno attenzionato il territorio del comune di Pachino: raccogliendo e sviluppando le segnalazioni di diversi residenti che hanno riferito di insoliti via vai di persone in determinate zone della cittadina, i Carabinieri hanno organizzato un mirato servizio impiegando, in sinergia tra di loro, militari in uniforme, personale del Nucleo Cinofili Carabinieri di Nicolosi e personale in abiti civili, ponendo in essere una serie di perquisizioni finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti. In particolare, nel corso della mattinata, i Carabinieri della Stazione di Pachino hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente RAMPULLA Michelangelo, pachinese classe 1966, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia. Nello specifico, i militari hanno proceduto a perquisizione presso l’abitazione dell’uomo e, grazie al fiuto di Indic, pastore tedesco del nucleo Cinofili Carabinieri, hanno immediatamente focalizzato l’attenzione ad un piccolo sgabuzzino in legno realizzato artigianalmente sul terrazzo della casa: qui i militari hanno rinvenuto una piantina di canapa indiana dell’altezza di circa 50 cm nonché un panetto di hashish dal peso di 100 grammi. Inoltre, in un ripostiglio al piano terra dalla casa, occultato in un contenitore portasigarette in metallo, è stato rinvenuto un altro frammento della medesima sostanza stupefacente dal peso di 40 grammi. Nel prosieguo delle operazioni i militari hanno altresì rinvenuto un bilancino elettronico di precisione nonché materiale vario per il confezionamento dello stupefacente, il tutto sottoposto a sequestro in attesa di esperire le analisi di laboratorio del caso. Condotto in caserma, Rampulla Michelangelo è stato dichiarato in stato di arresto e, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa. I Carabinieri continueranno a prestare la massima attenzione allo specifico settore organizzando periodicamente mirati servizi preventivi e repressivi.
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