Noto – Si delinea la coalizione che si oppone all’attuale amministrazione comunale. I rappresentanti di Forza Italia, Ncd, Fratelli d’Italia, Noto Nostra, Noto Futura, Sal e Insieme si può fare, si sono riuniti per l’analisi della situazione politico/amministrativa della città di Noto. “In questi giorni non si può fare a meno di notare – hanno scritto i movimenti in una nota congiunta – che notizie di stampa hanno riportato alla ribalta un dato già assodato due mesi fa. Ci si riferisce all’adesione di Bonfanti (si badi bene come privato cittadino e non come Sindaco) al ricorso al Tar, contro il Decreto Assessoriale di rimodulazione della rete ospedaliera nella zona sud della provincia di Siracusa, proposto dal Comitato in difesa dell’Ospedale Trigona di Noto e sottoscritto dai rappresentanti delle forze di opposizione (Noto Nostra, Forza Italia, NCD, Noto Futura, Fratelli d’Italia, Sal, Insieme si può fare, i consiglieri comunali) che si sono costituite in area moderata alternativa all’attuale governo cittadino. Detti partiti e movimenti hanno sin da subito denunciato l’azione ipocrita di Bonfanti, il quale per mettere una foglia di fico al tradimento delle promesse elettorali, ha firmato (da privato cittadino) il ricorso che da Sindaco non avrebbe potuto sottoscrivere, avendo prestato parere favorevole in conferenza dei Sindaci al piano di rimodulazione che ha sancito la chiusura dell’Ospedale di Noto. Tra l’altro in questi giorni, si è avuta conferma di quanto ha sempre sostenuto l’opposizione:

1. la sanità pubblica è ben diversa dalla sanità privata che opera con logiche imprenditoriali e non dà nessuna garanzia sulla permanenza dei reparti;
2. l’inesistenza di cliniche private (tutte decotte) in grado di garantire i servizi sanitari.

Il doppio gioco di Bonfanti nei confronti della comunità netina e degli altri Sindaci della zona sud, oggi ha esposto la Città ad una estrema debolezza politica, se è vero che ormai si tengono incontri sulla sanità a Palermo senza che nemmeno venga invitato il Sindaco di Noto. Tutti i soggetti aderenti a quest’area moderata di opposizione all’amministrazione concordano sulla necessità che, se si vuole dare una chance all’Ospedale Trigona di essere salvato, si deve dotare la Città di una guida autorevole e diversa dall’attuale”.

I movimenti serrano i ranghi e aprono a tutti coloro che si oppongo all’attuale amministrazione: “Ormai da qualche mese si è avviato un tavolo programmatico, che nei prossimi mesi porterà ad una manifestazione pubblica, aperto a tutti coloro i quali, anche con diverse sensibilità, si sono contrapposti al modo di amministrare la città negli ultimi 4 anni”.

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